Scopri con gli esperti di Cortexa quando è richiesta l’asseverazione di congruità prezzi bonus edilizi (articolo aggiornato il 7.4.2022)
L’asseverazione di congruità prezzi bonus edilizi, già in vigore per il Superbonus 110%, è una delle novità introdotte a novembre 2021 dal Decreto Antifrodi per tutti i bonus casa in caso di cessione del credito o sconto in fattura.
In questi casi, il Decreto Antifrodi, Decreto legge 157/2021 e la Legge di Bilancio 2022, Decreto legge 234/2021 richiedono per tutti i bonus edilizia 2022:
- visto di conformità bonus edilizi dei dati relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione d’imposta. Rientra tra le spese detraibili;
- asseverazione di congruità prezzi bonus edilizi (o attestazione di congruità prezzi) redatta e firmata da un tecnico abilitato. Tale documento certifica che le spese sostenute per realizzare l’intervento agevolato risultino congrue. Anche l’attestazione o asseverazione di congruità prezzi bonus edilizi rientra tra le spese detraibili.
All’interno della Legge di Bilancio 2022 è stato inoltre specificato che tali disposizioni non si applicano:
- alle opere classificate come attività di edilizia libera;
- agli interventi di importo complessivo non superiore ai 10.000 euro, eseguiti sulle singole unità immobiliari o sulle parti comuni dell’edificio, fatta eccezione per gli interventi relativi al bonus facciate. L’asseverazione congruità prezzi bonus facciate è quindi sempre obbligatoria.
Il caso del Superbonus 110%
Per usufruire del Superbonus 110%, oltre all’attestazione di congruità prezzi e del visto di conformità, è necessaria anche l’asseverazione tecnica, redatta e firmata da un tecnico abilitato, che certifica la rispondenza delle opere alle specifiche tecniche e normative.
Con la modifica introdotta dal Decreto legge 234/2021, dal 2022 è necessario presentare visto di conformità e attestazione di congruità prezzi anche nel caso di utilizzo della detrazione nella dichiarazione dei redditi e non solo in caso di cessione del credito/sconto in fattura. Il contribuente è esentato da tale obbligo solo in caso di dichiarazione dei redditi presentata direttamente all’Agenzia dell’Entrate, ovvero tramite sostituto d’imposta che presta l’assistenza fiscale.
Gli interventi che possono usufruire del Superbonus 110% sono i cosiddetti lavori trainanti come l’installazione del Sistema a Cappotto purché si ottenga un miglioramento di due classi energetiche o la miglior classe energetica raggiungibile. Per garantire l’efficacia del cappotto termico, è imprescindibile rispettare i criteri fondamentali per ottenere una qualità rigorosa e duratura: scegliere Sistemi a Cappotto forniti e certificati come kit, dotati di certificato ETA del cappotto termico secondo ETAG 004 o EAD 040083-00-0404 e marcatura CE cappotto termico.
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Congruità delle spese e i prezzari di riferimento
Il costo degli interventi, incluso quello del Sistema a Cappotto, deve rispettare i prezzi previsti dai prezzari vigenti. Il tecnico incaricato dell’asseverazione ne attesterà la congruità. Il mancato rispetto dei prezzi porta alla perdita del beneficio fiscale. Il 16/3/2022 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto MITE che definisce i costi massimi specifici per interventi di riqualificazione energetica agevolati dai bonus fiscali. I massimali di costo indicati nell’Allegato A del presente decreto aggiornano quelli del DM Requisiti tecnici, tenendo conto dell’aumento del costo delle materie prime e dell’inflazione, ai fini dell’asseverazione della congruità delle spese. Cortexa ha dedicato una pagina di approfondimento sulle novità introdotte dal Decreto prezzi del Ministero della della Transizione Ecologica.
Come Cortexa, nell’interesse del committente e del progettista, riteniamo necessario ricordare che è importante verificare che vi sia anche una adeguata qualità del Sistema a Cappotto, affinché questo garantisca prestazioni e durevolezza. La prima regola da rispettare è quella di scegliere un cappotto certificato e non un cappotto assemblato con materiali di diversi produttori.
Asseverazione di congruità prezzi bonus edilizi e asseverazione tecnica: la risposta dell’Agenzia dell’Entrate
In merito all’esigenza di presentare visto di conformità, asseverazione tecnica e asseverazione di congruità prezzi bonus edilizi, detta anche attestazione di congruità prezzi, l’Agenzia delle Entrate, in data 22/11/2021, ha fornito la seguente risposta.
L’asseverazione prevista per gli interventi oggetto dei Bonus diversi dal Superbonus deve attestare i requisiti tecnici dell’intervento e l’effettiva realizzazione, come previsto per il Superbonus, o riguarda solo la congruità delle spese?
L’articolo 121, comma 1-ter, lettera b), del decreto legge n. 34 del 2020 prevede espressamente che i tecnici abilitati “asseverano la congruità delle spese sostenute” e, quindi, si ritiene che ad essa debba riferirsi la nuova attestazione richiesta. Resta, ovviamente, fermo il rispetto dei requisiti e degli adempimenti specificamente previsti per la fruizione delle agevolazioni fiscali diverse dal Superbonus di cui al comma 2 del citato articolo 121 del decreto Rilancio. Ad esempio, per gli interventi finalizzati al risparmio energetico che danno diritto alla detrazione di cui all’articolo 14 del decreto legge n. 63 del 2013 è necessario porre in essere gli adempimenti previsti dal decreto ministeriale 6 agosto 2020 (requisiti) nel caso di interventi effettuati a partire dal 6 ottobre 2020, ovvero, dal decreto interministeriale 19 febbraio 2007 per quelli iniziati in data antecedente.