In un’intervista rilasciata il 3 marzo 2020 il Ministro Patuanelli ha annunciato che il Ministero dello Sviluppo Economico, in seguito all’emergenza coronavirus e per sostenere il settore edile, sta valutando di incrementare le detrazioni previste dall’Ecobonus fino al 100% e di reintrodurre lo sconto in fattura
Stimolare gli investimenti in edilizia: Ecobonus al 100%
La detrazione per i lavori di riqualificazione energetica – l’isolamento dell’involucro mediante cappotto termico è il più importante – altresì conosciuta come Ecobonus, permette ad oggi di recuperare dal 50 al 65% delle spese sostenute, con aliquota fino al 75% per i lavori effettuati in condominio o fino all’85% in combinazione con il Sismabonus. È proprio all’Ecobonus che va riconosciuta la funzione di “traino” per gli investimenti e la ripresa del settore immobiliare degli ultimi anni. Durante l’intervista del 3/3/2020, il Ministro Patuanelli ha annunciato la possibilità di incremento dell’incentivo al 100%, in un’ottica di arginamento delle ricadute economiche sull’edilizia causate dall’emergenza generata dal COVID-19, che rischia di trasformarsi anche in un’emergenza economica per il nostro Paese.
Reintroduzione dello sconto in fattura
Il sempre più diffuso problema della mancanza di liquidità – da parte di un vasto numero di contribuenti – da investire in lavori di riqualificazione, può poi essere superato grazie al ripristino dello sconto in fattura per l’Ecobonus. La reintroduzione dello sconto in fattura per l’Ecobonus è infatti un’ulteriore misura che il MISE punta ad attivare per stimolare gli investimenti.
In assenza delle novità annunciate dal MISE, lo sconto in fattura verrebbe riconosciuto per il 2020 esclusivamente ai lavori effettuati in condominio e di valore superiore ai 200.000 euro. Se le novità annunciate dal MISE diventeranno effettive, lo sconto in fattura potrebbe riguardare una più ampia tipologia di interventi. Tale sistema permette al contribuente di beneficiare subito della detrazione riconosciuta, tramite uno sconto sul corrispettivo dovuto all’impresa. Starà poi all’impresa stessa recuperare – in un periodo di 5 anni – la somma anticipata tramite lo sconto in fattura. Le novità annunciate dal MISE riguardano anche dei meccanismi di salvaguardia per evitare che l’agevolazione per i contribuenti crei dei problemi di liquidità alle imprese.