Scarsità di materie prime: un problema globale
La scarsità di materie prime che colpisce i mercati italiani, europei e globali è il risultato di un insieme di fattori tra cui le condizioni atmosferiche sfavorevoli, come la stagione degli uragani e l’ondata di gelo negli USA nei mesi scorsi; problemi di natura logistica, come la carenza di container dovuta all’incremento dei trasporti internazionali per via della pandemia e l’incidente registrato al Canale di Suez; la veloce ripresa economica della Cina, con un incremento rapido delle quantità di materie prime impiegate. La situazione di difficoltà, sulla cui evoluzione non è ancora possibile fare previsioni precise, comporta una forte dilatazione dei tempi di consegna e l’incremento dei prezzi di moltissime tipologie di materiali e manufatti per il settore edile.
Cortexa segnala che la scarsità di materie prime causa difficoltà legate ai tempi di consegna e alle quotazioni dei Sistemi a Cappotto
“La scarsità di materie prime influenza la disponibilità di tutti i componenti del Sistema a Cappotto.” spiega Andris Pavan, Presidente di Cortexa. “Le difficoltà dei produttori di Sistemi a Cappotto perdurano ormai da mesi e non prevediamo un miglioramento prima del prossimo autunno”. La scarsità di numerosi composti chimici, materie plastiche, pigmenti e resine mette infatti a rischio la produzione di tutti i componenti del cappotto, tra cui pannelli isolanti, componenti in plastica quali accessori per cappotto ed elementi per l’ancoraggio, reti, collanti, rasanti, pitture e rivestimenti. “Se inizialmente la crisi era caratterizzata da un problema di oscillazione dei prezzi, oggi la problematica principale sono i tempi di consegna. Il comparto non può più servire neppure i clienti che sarebbero disposti ad acquistare a prezzi maggiorati.” Continua Andris Pavan. “L’Italia rappresenta attualmente un unicum a livello europeo. Siamo il Paese con la più rapida crescita della domanda di Sistemi a Cappotto, stimolata anche dagli incentivi fiscali. Tuttavia, non possiamo sfruttare questo momento favorevole a causa della mancanza di materiali”.
Cortexa non ammette deroghe alla qualità del Sistema a Cappotto: l’ETA resta imprescindibile, anche in questa situazione d’emergenza
Cortexa, nonostante l’emergenza, invita tutti gli attori della filiera a continuare ad accertarsi di scegliere e applicare Sistemi a Cappotto dotati di ETA secondo ETAG 004 o EAD 040083-00-0404, la certificazione del Sistema a Cappotto che garantisce l’efficacia del Sistema. “Il concetto di Sistema di qualità, che Cortexa promuove dal 2007, oggi viene spinto anche dagli incentivi fiscali, che prevedono chiare responsabilità in capo ai progettisti e alle imprese. Cortexa continua a lavorare affinché questo concetto diventi la normalità, nonostante la scarsità di materiali e indipendentemente dalla situazione contingente e dal Superbonus 110%.” afferma Federico Tedeschi, Coordinatore della Commissione Tecnica Cortexa.
Cortexa: la scarsità di materie prime e lo squilibrio tra domanda e offerta sono uno ostacolo allo sfruttamento del pieno potenziale del Superbonus 110%
“Per quanto riguarda il Superbonus 110%, la scarsità di materiali si aggiunge ad altre due problematiche, che ne ostacolano l’adozione: una domanda di interventi che eccede la disponibilità di imprese qualificate e una durata temporale dell’incentivo troppo limitata.” spiega Alessandro Monaco, Coordinatore della Commissione Comunicazione di Cortexa.
“Cortexa investe dal 2007 nella formazione, contribuendo a qualificare le professionalità di progettisti, imprese e applicatori. Tuttavia, il cammino da fare è ancora lungo e ci auspichiamo che il Governo voglia legare la possibilità di fruire degli incentivi fiscali a criteri rigorosi di qualità e certificazione delle competenze dei vari attori. Chiediamo inoltre un impegno al Governo rispetto alla proroga dell’incentivo, che verrà discussa con la legge di bilancio di fine anno. Considerata la situazione della scarsità di materiali, senza proroga rischiamo di non sfruttare tutto il potenziale del Superbonus, un incentivo fiscale senza precedenti in tutta Europa”. Conclude Alessandro Monaco.